Senza titolo 14

Stavo cercando per l’ennesima volta il testo di Viaggi e miraggi di Francesco De Gregori, che avevo poc’anzi citato “a braccio” (sbagliando) ad un amico per augurargli buon viaggio…


Potenza della rete: pur anche rischiando, se non tengo gli occhi aperti, di scaricarmi programmino mai più disinstallabile che mi collega telefonicamente con le Antille, ho trovato il testo, me lo sono salvato per evitare di ricercare altre cento volte e poi mi sono messa a canticchiare. Facile come con il karaoke, così non rischio di farmi le solite figure che invece mi faccio in macchina quando vado al mare con mio marito e, seduta al lato passeggero, sbaglio puntualmente l’attacco di tutte le strofe. Parole alla mano farei bella figura anche con la canzone di Geronimo Stilton (sarà per quello che al fondo di ogni storia c’è il testo? Per le mamme canterine, più che per i bimbi che più che leggere ascoltano….)


Beh… testo alla mano, come ogni volta che dopo un po’ di tempo mi capita di imbattermi in qualcosa che credevo di conoscere già bene, ho trovato una nuova sfumatura. Eppure è sempre stata lì, chiarissima nella prima strofa.


Accompagnarti per certi angoli del presente,
che fortunatamente diventeranno curve nella memoria.
Quando domani ci accorgeremo che non ritorna mai più niente,
ma finalmente accetteremo il fatto come una vittoria.”


…. che strano.. non lo vedo più come un inno al carpe diem… Ieri avrei detto che si vive una volta sola, che bisogna coglier le occasioni ed esser lieti perchè… “nel doman non v’è certezza”.. Non so perchè, oggi quell’ “accetteremo il fatto come una vittoria” mi suona sempre come rafforzativo di una mancanza di rimpianto di quanto fatto in passato, eppure mi giunge anche, soprattutto, come un monito a porre attenzione a ciò che si fa, per poter avere domani un ricordo positivo di sé e del proprio operato… Sbagliare con coscienza… è possibile? Possibile che una che non è mai stata capace di giocare a scacchi inizi a chiedersi il perchè e le conseguenze di ciò che sta facendo?


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4 commenti su “Senza titolo 14

  1. … a proposito di lune e di canzoni….

    O Fortuna

    O Fortuna

    velut luna

    statu variabilis,

    semper crescis

    aut decrescis;

    vita detestabilis

    nunc obdurat

    et tunc curat

    ludo mentis aciem,

    egestatem,

    potestatem

    dissolvit ut glaciem.

    Sors immanis

    et inanis,

    rota tu volubilis,

    status malus,

    vana salus

    semper dissolubilis,

    obumbrata

    et velata

    michi quoque niteris;

    nunc per ludum

    dorsum nudum

    fero tui sceleris.

    Sors salutis

    et virtutis

    michi nunc contraria,

    est affectus

    et defectus

    semper in angaria.

    Hac in hora

    sine mora

    corde pulsum tangite;

    quod per sortem

    sternit fortem,

    mecum omnes plangite!

  2. ma sarai fetente… 🙂

    te l’ho detto che non conosco le lingue morte… lo fai apposta a farmi sentire ignorante 🙂

    (questa è un’altra di quelle – pur non essendo una canzonetta – di cui sbaglio non solo l’attacco alla prima… strofa…)

    Vado a cercare il cd…..

  3. senti maaaaaaa decidi un colore e usa quello! E’ un Blog o Arlecchinoservitorediduepadroni?…)

    Baci Multicolori

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